Riconoscersi
DOVE ERAVAMO RIMASTI:
Eravamo rimasti a due realtà parallele in due Timeline totalmente diverse. In entrambe le Timeline Mytria e Mytre sono temporaneamente separati fisicamente ma non nel cuore/mente. Mytria sta lavorando nelle Pleiadi con Almon, il sé parallelo di Mytre, per contribuire all'ascensione della loro comunità Pleiadiana che vive su uno dei pianeti delle Pleiadi.
Contemporaneamente, ma in Timeline enormemente diverse, Mytre sta dando il suo contributo all'ascensione planetaria della Terra 2013 AD. Con l'aiuto degli Arturiani, Mytria e Mytre si uniscono oltre l'illusione del tempo e dello spazio per aiutare i membri delle due realtà ad espandere la consapevolezza verso la quinta dimensione dei loro mondi.
Mytria aveva assunto una forma sulla Terra tridimensionale unendo la propria coscienza con un'umana incarnata che era una delle molte espressioni di terza dimensione del suo SE' Multidimensionale. Però Mytria si è spinta troppo dentro la bassa risonanza della Terra tridimensionale ed ha perso l'orientamento. Perciò, mentre cercava di bilocarsi per aiutare Almon nella Timeline Pleiadiana, si è persa lungo la strada.
In realtà, quello che sembrava essere un errore si è rivelato essere guida divina, perché era programmato che Mytria si unisse ad Almon dentro quel momento dell'ascensione Pleiadiana. Però Mytre ha cominciato a preoccuparsi molto per lo stato di Mytria e ha deciso di unirsi ad una delle sue espressioni fisiche sulla Terra, Jason, in modo da instaurare una relazione umana con Sandy. Sandy è il nome dell'espressione 3D di Mytria con cui lei si è fusa.
Dal momento che Mytria e Mytre sono Complementi Divini, le loro espressioni fisiche del SE' sono a loro volta Complementi Divini. Di conseguenza, la forza congiunta dell'amore di Sandy e Jason crea un faro di luce per guidare Mytria verso il ritorno alla sorgente del suo attuale viaggio inter-dimensionale.
Mytre ha deciso di non fondersi così profondamente con la sua espressione umana come ha fatto Mytria, per poter rimanere pienamente conscio della propria natura multidimensionale. Inoltre, dalla sua posizione nell'aura di Jason, gli è anche possibile illuminare Sandy, che si è trovata in un profondo stato di depressione da quando Mytria ha abbandonato la coscienza di Sandy. Fortunatamente, da quando Sandy ha conosciuto Jason, il brivido dell' "innamoramento" ha cancellato la depressione. Ora anche Jason si sta innamorando di Sandy.
PARLA MYTRE:
Ora che so che Mytria sta bene e sta aiutando Almon per l'ascensione della nostra comunità Pleiadiana, mi posso rilassare e gustarmi l'assistenza a Sandy e Jason, per far loro ricordare il vero SE' Multidimensionale. Sandy si è molto depressa dopo che Mytria ha abbandonato la sua coscienza, ma si è ripresa bene ora che ha conosciuto Jason. Sia Sandy che Jason hanno apportato dei grandi cambiamenti nelle loro vite ed entrambi sono diventati molto più creativi. Per esempio, Sandy ha iniziato a disegnare le sue visioni notturne e Jason ha cominciato a scrivere un diario.
Non credo che Sandy o Jason siano consapevoli della mia presenza all'interno della loro coscienza, che dipende principalmente dal fatto che si stanno innamorando ed ora l'una riesce solo a vedere l'altro. Ricordo quando io e Mytria ci siamo innamorati, o meglio, ci siamo arresi al riconoscimento reciproco. Quando i Complementi Divini si incontrano, solitamente sentono di conoscersi già, ma non riescono a ricordarsi il perché. Il "perché" è che si sono incontrati all'interno della propria consapevolezza spirituale.
Ma anche se loro non sempre se ne accorgono, io ho continuato ad illuminarli entrambi. Di solito Mytria illuminava Sandy, perché si tratta della sua espressione umana, ma Mytria è molto impegnata nell'ascensione della nostra società nelle Pleiadi. Inoltre, essendo io e Mytria Complementi Divini e quindi un unico essere nei mondi superiori, anche le nostre espressioni terrestri sono "un unico essere".
Mi accorgo ora che li sto aiutando nello stesso modo in cui l'Arturiano ha istruito a me e Mytria quando eravamo sulla Nave. In altre parole, li guiderò in un certo modo ed attenderò che seguano la mia guida prima di impartire ulteriori istruzioni. Ho compreso che quando l'Arturiano mi istruiva in quel modo, io sentivo di riuscire a trovare il mio ritmo.
Sandy e Jason non conoscono, ancora, le loro espressioni superiori sulla Nave, ma stanno cominciando a ricordare i "sogni" e se li raccontano. Credo anche che potrebbero iniziare a diventare consapevoli della mia presenza.
PARLA SANDY:
Mi sono svegliata questa mattina con un altro sogno in cui mi trovavo su un'Astronave. Mi piacerebbe condividere questa importantissima parte di me con Jason, però lui sta appena cominciando a conoscermi nelle piccole cose. Potrebbe essere troppo presto per raccontargli della mia vita nei sogni. Però ieri notte l'ho proprio visto sulla Nave con me. Mi chiedo se sia solo un mio desiderio, oppure se c'era veramente. In effetti, non sono neanche sicura di esserci stata io. In ogni caso ho veramente bisogno di parlare a qualcuno di ciò che mi sta accadendo.
Ho passato tutta la vita ad essere la persona che pensavo di dover essere, anziché essere chi ero veramente. Ma forse è successo perché non sono mai stata sicura di chi ero, e neppure ora sono sicura di chi io sia. Però sto iniziando a mettere a fuoco alcune cose. Per esempio, ora so che se non posso essere onestamente me stessa con qualcuno, allora anche se il sesso va bene o anche se ci divertiamo insieme, il rapporto non è destinato a durare.
Non posso più sopportare altre delusioni nella vita, quindi ho bisogno di cominciare ad essere onesta, prima di tutto verso me stessa, poi con il mio compagno. Poco fa dicevo a me stessa di raccontare a Jason dei miei sogni. Inizierò a raccontarglieli nella mia immaginazione. Poi, quando saprò esattamente come dirlo, aspetterò che mi escano le parole.
Ho scoperto che quando faccio così, mi va sempre bene. Lo spero! Oh, si sta svegliando. Dal nostro primo appuntamento siamo stati insieme quasi ogni notte. Perché continuiamo a pagare due affitti? Nessuno di noi se lo può permettere, ma siamo ancora troppo spaventati per quel tipo di impegno. NO! E' decisamente troppo presto per parlargli dei miei sogni.
"Sandy", mormora Jason con gli occhi ancora semichiusi. "Devo raccontarti dei sogni che continuo a fare".
Wow, così è veloce. Ho appena avuto questo pensiero e Jason pensa la stessa cosa. Devo essere sincera o lasciarlo parlare per primo?
"Vuoi che prima preparo un po' di caffè?" chiedo, prendendo un po' di tempo per decidere cosa fare.
"No, no" dice Jason con la voce rauca della mattina. "Ho aspettavo tanto a raccontarti di questi sogni. Non volevo pensassi che ero un tipo strano. Però ieri notte ho sognato che c'eri anche tu con me".
"Anche io", sono sbottata, prima di ricordare di controllarmi. Questo è ciò che amo (amo???) di Jason. Mi dimentico di essere chi dovrei essere ed agisco spontaneamente, e lui lo adora.
"Jason, è così strano. Stavo cercando di trovare un modo per raccontarti i miei sogni. Però inizia tu per favore."
Ci dibattiamo per un po' per decidere chi debba iniziare, quando Jason finalmente inizia a parlare. Questo mi piace di lui. E' se stesso molto apertamente.
"Sandy", dice Jason. "Prima di tutto voglio che tu sappia che sei l'unica persona nella mia vita con cui sono sempre riuscito ad essere me stesso così onestamente. Ho passato molto tempo a cercare di essere chi dovevo essere o di essere la persona che pensavo potesse piacere agli altri. Ora, in modo particolare da quando ti ho conosciuto..." dicendo questo mi tira verso di sé e mi guarda negli occhi. Ovviamente in quel momento mi sono completamente sciolta. Aspettavo un bacio, ma di botto si è tirato indietro dicendo,
"No, volevo dirtelo da così tanto. Se iniziamo quello, non parleremmo più", dice con uno sguardo sexy negli occhi. Io ero pronta, come sempre. Però mi ha scostato un po' e mi ha preso la mano.
"Devo continuare", dice. "Guardare verso gli altri per vedere chi dovevo essere è stato un bel lavoro perché io sono molto sensibile di natura. Però non mi piacevo. Mi sentivo un camaleonte che si adattava all'ambiente esterno e non avevo alcun vero senso di me stesso. Poi mi è accaduto qualcosa poco prima che mi trasferissi qui".
Mi sono sistemata, felicissima di trovare un uomo che mi parlasse dal cuore. In effetti Jason sembrava sempre parlare dal cuore. Anche se era arrabbiato per qualcosa, era sempre genuino e sincero. Mi faceva molto piacere ascoltare il processo attraverso il quale era diventato così. Così avrei potuto imparare ad esserlo anch'io.
Jason continua, "Ho fatto un sogno, o forse era una visione, in cui mi è apparso un uomo alto con i capelli biondi e penetranti occhi blu".
Ho trattenuto il respiro, ma sono rimasta in silenzio e ho mantenuto il contatto visivo. Jason non sembrava aver notato la mia reazione.
"Non sono ancora riuscito a parlare con lui", continua Jason. "Però con il tempo sono riuscito a sentire la sua voce. La prima cosa che mi ha detto era che lo potevo chiamare Mytre. Dopo un po', credo che non volesse farmi uscire di testa, mi ha detto che era Pleiadiano, un membro della Federazione Galattica della Luce. Ovviamente sono subito andato su Internet per fare una ricerca sui Pleiadiani e sulla Federazione Galattica. Questo mi ha aiutato molto, perché ho trovato pagine e pagine su questi due argomenti."
Perché io non l'ho fatto? Continuavo solo a pensare di essere pazza, mentre avrei potuto facilmente scoprire migliaia di persone altrettanto "pazze". Ecco una delle cose che amo tanto (oops, di nuovo quella parola) di Jason. E' un uomo d'azione. Per fortuna Jason non mi guardava più negli occhi perché stava andando dentro sé. Perciò non aveva notato la mia distrazione. Mi sono rifocalizzata sulle sue parole.
"Credi che io sia pazzo?" dice Jason guardandomi negli occhi.
Questo uomo legge la mente? E' come se fossimo una sola persona con gli stessi pensieri. E' una cosa spaventosa ed esaltante allo stesso tempo.
"No, no, tesoro", dico io guardandolo nei bellissimi occhi. "Continua per favore. Ho una storia simile ma non voglio distrarti".
Mi fa un gesto per dirmi di raccontargli la mia storia ma lo spingo affinché prima finisca di parlare.
"OK," dice Jason. "Credo che farei meglio a continuare prima di snervarmi. Quindi, quando questo uomo Pleiadiano è entrato nella mia vita, qualcosa in me ha iniziato ad elevarsi. Non capisco come o perché sono cambiato così tanto o così velocemente, ma mi faceva stare così bene, ed era così reale, che semplicemente la mia vecchia vita è scivolata via. Cioè, dopo il nostro primo incontro in cui lui è solo apparso per presentarsi come Mytre, ho dato le dimissioni al lavoro, che odiavo. Non ne avevo un altro, quindi ho lasciato anche l'appartamento che pure odiavo.
"Alla seconda apparizione di Mytre avevo smesso di frequentare la maggior parte dei miei cosiddetti amici, e quando Mytre iniziò a raccontarmi le cose che sarebbero successe nel nostro mondo, ho scritto ogni parola. Ho aperto un file speciale nel mio computer per tenere tutti i messaggi di Mytre.
"So che può apparire strano ma avevo come la sensazione che Mytre mi guidasse per farmi intraprendere il mio nuovo lavoro, che amo, e per trovare il mio nuovo appartamento, in cui non sto mai." Mi sorrise in modo sexy. Ma tutto di Jason è sexy? SI'!!
"In effetti," continuò Jason, inconsapevole del mio pensiero lascivo. "Sento persino che mi ha guidato da te. Però non è mai successo che mi abbia detto cosa fare. Era più come se io potessi vedere le cose attraverso la sua prospettiva più ampia. E se avevo domande, glielo facevo nella mente. Poi aspettavo e mi arrivavano alla coscienza diverse opzioni. Poi, grazie a questa più ampia prospettiva, dentro di me riuscivo a sentire quale scelta d'azione risuonasse meglio con il nuovo me e quale invece risuonava con il comportamento abituale del vecchio me."
Ciò che diceva Jason mi stava mandando in trance perché era così simile alla mia esperienza. Forse sembrava che non lo stessi ascoltando, perché Jason mi chiese se avevo capito quanto stava dicendo.
"Oh, sì, Jason, capisco benissimo. Infatti stavo proprio pensando che tutto ciò che hai raccontato è così uguale alla mia stessa esperienza. Però vai avanti, per favore. Più tardi ti racconterò la mia storia. Voglio sentire ogni parola che devi dirmi."
"Sei sicura?" domandò Jason. "Non voglio monopolizzare la conversazione."
"No, vai pure avanti. Sto veramente ascoltando tutto. Solo che avverto le tue parole talmente nel profondo del cuore che può sembrare che non ti stia dando attenzione. Continua per favore." Dissi io allungando una mano per toccare il suo cuore. Nel secondo in cui la mia mano toccò il suo cuore, io avvertii un'onda di energia arrivare alla mia mano, salire per il braccio ed arrivare dritto al cuore. Che cos'era questa relazione? Cosa eravamo noi l'uno per l'altra, e come era possibile che fossimo così simili?
"Va bene, vado avanti, principalmente perché temo che se smetto di raccontare la mia storia, potrei non avere mai il coraggio di riparlarne."
Annuii per acconsentire, perché non volevo dire altre parole. Lo guardai negli occhi per incoraggiarlo ad andare avanti.
"Non so cosa stia succedendo qui, ma sento di conoscerti da sempre. Ho chiesto a Mytre chi fossi tu, ma lui mi ha detto solo che avrei dovuto scoprirlo da solo. Non ho idea di cosa volesse dire, se non che probabilmente voleva che io ti parlassi dei miei sentimenti.
"Non è stato solo l'incontro con Mytre che mi ha cambiato la vita. Sono stati anche i miei sentimenti per te. Sembra che noi siamo collegati su livelli che sono oltre la mia comprensione. Sono felice di questa connessione e voglio continuare a stare con te per conoscerti sempre di più. Ora sono uscito fuori dall'argomento. Va bene se continuo?"
Annuii decisamente e dissi. "Sì, per favore."
"Mytre cominciò a portarmi sulla sua Astronave. Mi disse che normalmente prestava servizio sull'Astronave Madre Arturiana, ma al momento stava prestando servizio su una Nave molto più piccola per svolgere la sua attuale missione. E mi disse in effetti che io, e te, siamo parte di questa missione.
"Sembra che Mytre mi parli nel cuore e nella mente ed io trascrivo tutto ciò che dice. Possibile che sia solo un'illusione della mia immaginazione..."
"No, no" gridai. "L'ho incontrato anch'io!"
L'espressione sul viso di Jason quando dissi queste parole mi fece capire che ero completamente innamorata di lui. Il suo viso era pervaso di gioiosa accettazione. Non dubitò un attimo di me ed era anzi felice che io avessi avuto un'esperienza simile.
"E' come se fossimo una persona sola!" disse con quel suo sorriso sexy sul viso.
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