lunedì 14 ottobre 2013

EPILOGO - NOI RICORDEREMO

Postato su www.suzanneliephd.blogspot.com l'11.10.2013 (traduzione mia)


 

 
 
 
PARLA SANDY:

“Dalla prigione della distruzione arriva la speranza di nuova vita," io e Jason dicemmo all'unisono. Alzammo lo sguardo verso le nostre tre guide e dicemmo, "Sì, torneremo a prenderci cura di Gaia. Ci rendiamo conto che Lei è rinata proprio come noi. Ma come torniamo?"
"Attraverso il dodicesimo piano," dicemmo tutti in armonia.
All'istante, una luce splendente circondò la nostra forma unita di Sandy e Jason. Lasciandoci andare dentro la luce, noi fummo consapevoli che il sogno che cercavamo di ricordare così tanto era stato così vivido perché NON era un sogno. Invece era un'esperienza futura che avevamo parzialmente ricordato. Però, quando la luce si trasformò in un vortice, tutti i pensieri del passato scomparvero.
Quando il vortice ci circondò, il nostro corpo UNITO di Complementi Divini si trasformò lentamente in due corpi di luce. Di nuovo, ci stringemmo forte le mani per sentire il nostro profondo collegamento. Però ora le nostre mani erano di luce e la sensazione era molto diversa. Stringendoci le mani prima, sentivamo due mani separate intrecciate, ma ora le due mani di luce si univano in una sola mano che condividevano.  
Sorridemmo entrambi a questa sensazione e stavamo cercando di unirci di nuovo in un solo essere quando il vortice iniziò a portarci attraverso la "doccia della coscienza". La sensazione di questa doccia sembrò eliminare tutte le emozioni di dubbio e paura. Con questa purificazione potevamo unirci in un solo essere pur mantenendo due corpi.
Eravamo felici di condividere l'esperienza perché le sensazioni di estasi e di amore incondizionato erano quasi incontenibili per un solo corpo. Con quel pensiero, o forse perché si era completata la purificazione, il vortice cessò all'improvviso il movimento per rivelare l' "ascensore giusto". Due porte di luce si aprirono lentamente per rivelare una stanza circolare piena di esseri di luce provenienti da ogni area della nostra Galassia ed oltre.
Era una grandiosa "Convention della Luce", in cui esseri intergalattici superiori potevano osservare, monitorare ed aiutare Gaia nel Suo processo di ascensione planetaria. Quando le porte si aprirono completamente, due corpi di luce fluttuarono dentro l'infinita stanza circolare. Con nostra sorpresa, i tanti esseri si girarono tutti a salutarci, incluso Mytre, Mytria e l'Arturiano con la neonata Gaia stretta in un abbraccio. Gradualmente tutti ci circondarono e ci diedero il benvenuto all'incontro.  
Non fummo sorpresi di vedere altri corpi di luce terrestri in mezzo al gruppo. Quasi con senso di urgenza, il gruppo si separò per lasciarci un passaggio che ci condusse direttamente in lontananza, dentro la stanza infinita. Dico stanza infinita perché la parete era più un vortice che una parete. Anziché avere una parete per separare, questa stanza aveva un portale per collegare.
Io e Jason fluttuammo attraverso il passaggio formato in nostro onore ma ci fermammo poco prima del portale. Ci sporgemmo dal portale, che era formato da parete di luce radiante, per vedere la rete della creazione. Questa RETE vibrava e risuonava ad ogni respiro, pensiero ed emozione. Potevamo sentire la rete con il Terzo Occhio,  udirla con il nostro Cuore Superiore e sentirla con i nostri corpi di luce.
Improvvisamente, la rete era su di noi, vicino a noi, sotto di noi, dietro di noi ed intorno a noi. Noi eravamo elementi della rete, noduli viventi di forma prodotti dalla rete della creazione. La luce della RETE collegava tutto in profonda unità. Di conseguenza, sperimentammo tutto quello che chiunque nella stanza pensava e sentiva. Noi eravamo tutti la RETE.
La rete della creazione era come un corpo che aveva un cuore, dei polmoni, occhi, orecchie, mani, ecc. Eravamo tutti una sola forma, collegati attraverso la RETE, anche se ognuno di noi aveva una funzione leggermente diversa, vitale per la continuazione e l'espansione della RETE. Eravamo tutti in contatto costante tra noi attraverso la RETE, quando, improvvisamente, tutti focalizzammo lo sguardo sul portale.
Con la forza delle nostre percezioni congiunte, ed anche grazie all'unità dell'amore incondizionato, guardavamo attraverso il vortice e vedevamo un mondo neonato. Questo mondo era la neonata Gaia, il raggio di speranza per gli esseri che avevano usato la Terra come "scuola di ascensione".
Dal nostro stato di coscienza fuori dal tempo comprendemmo come questa realtà stava iniziando, finendo, si elevava e rimaneva immobile. Tutta era UNO nell'ADESSO e si esprimeva in moltissime forme. Grazie all'unità tra ognuno di noi e la RETE, le nostre menti multidimensionali comprendevano facilmente questo format di realtà e non vedevamo l'ora di sperimentare la vita con quel sistema operativo.
All'improvviso, l'Arturiano apparve in un abbaglio davanti a noi e ci guardò profondamente negli occhi. Ricambiando lo sguardo dentro la luce della forma mutevole dell'Arturiano, vedemmo Mytre e Mytria come Complementi Divini. Questa visione ci riempì di una tale gioia di illuminazione che la nostra percezione si estese più profondamente nel vasto dominio del campo energetico dell'Arturiano. Con nostra sorpresa  vedemmo l'immagine di noi due uniti nel Complemento Divino dentro i Complementi Divini di Mytre e Mytria. 
Aspetta, io e Jason pensammo insieme, se noi siamo versioni di Mytre e Mytria e Mytre e Mytria sono un componente dell'Arturiano, allora anche NOI siamo un elemento dell'Arturiano.
Con quel pensiero la visione terminò e l'Arturiano fluttuò così vicino a noi da riuscire a sentire il suo cuore dentro il nostro. Egli mise la neonata Gaia nelle nostre braccia e disse con amore,
"Scendendo giù con Gaia, ricordate che rimanete anche qui dentro di noi." 
Mentre il vortice ci riprendeva nel suo movimento, stringemmo la neonata Gaia al cuore e dicemmo all'unisono,
"Noi RICORDEREMO!"
 
(Rimanete sintonizzati per il Libro IV)

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