mercoledì 8 gennaio 2014

I SETTE PASSI VERSO CASA - L'INFANZIA

Postato su www.suzanneliephd.blogspot.com il 04.02.2014 (traduzione mia)

Questa mattina mi sono svegliata sentendo queste parole,
“Il futuro non è stato ancora scritto, ma la Matrice su cui è scritto è cambiata per sempre. Quindi il futuro non può più essere come il passato. Perchè con la nuova Matrice, il futuro può solo essere l'ADESSO!"
Credo che un modo per vivere l'ADESSO sia simile ad un trasloco dalla nostra vecchia casa del tempo. Per abbandonare completamente questa "casa del tempo", potrebbe essere necessario riconsiderare come siamo pervenuti in questo ADESSO.
Condividerò la MIA visione nel passato postando una serie di poesie che erano inserite nella matrice di uno dei miei primi libri, "I Sette Passi verso l'Anima".
Scrivo poesie fin da bambina, ma ho raccolto tutte le mie composizioni in un libro durante i tre anni in cui mia Madre stava morendo, ed io passavo tanto tempo con lei, a casa sua, la mia casa del passato. In onore del nostro progresso nell'ADESSO del grande SE' Multidimensionale, rinomino questa opera 
"I Sette Passi verso Casa". 
Come al solito, dobbiamo iniziare con l'infanzia, che è il momento in cui è iniziato il nostro viaggio.

 I Sette Passi verso CASA


IL PRIMO PASSO
L'Infanzia - Inizia una Vita e Subito si Dimentica
Le sette sezioni di questo libro rappresentano sette processi che ci allineano con la nostra Anima. Quando l'Anima entra nel corpo alla nascita, noi dimentichiamo molto di ciò che riguarda il nostro Sè più grande, ma il bambino interiore custodisce il segreto per noi, finchè non siamo pronti a ricordare. Ma perchè dimentichiamo? A molti di noi viene insegnato a dimenticare da persone nel nostro mondo che non ricordano più. E spesso ci dimentichiamo a causa di eventi dolorosi, troppo pesanti da sopportare per un bambino. Nel processo di oblio, perdiamo anche i bei ricordi. Ci dimentichiamo anche perchè le nostre reazioni emotive nei confronti del mondo offuscano la memoria ed interrompono il collegamento con quella parte di noi che ricorda. Quindi dobbiamo imparare a sentire, esprimere e lasciar andare le nostre emozioni senza giudicare né criticare. Ci vogliono anni per vivere questo processo perchè la maggior parte di noi hanno imparato da piccoli che è rischioso essere completamente aperti ed onesti - sia con gli altri che con noi stessi. Dobbiamo imparare a NON giudicare le nostre reazioni emotive oppure non ci sentiremo nella giusta posizione per poterle portare in superficie.


RICORDARE L'INFANZIA

Inizia una Vita e Subito si Dimentica

            Lei vide il primo scalino davanti a sè. Sembrava qualcosa di noto, come se arrivasse dalla sua infanzia. Sì, era così; questo era il primo scalino che portava alla casa di sua Nonna. Era successo qualcosa su queste scale, perchè aveva fatto un sogno ricorrente per anni ed anni. In questo sogno lei si era persa. Aveva vagabondato lì intorno cercando una strada, finchè alla fine non riusciva più a camminare. Poi vedeva le scale che portavano al porticato della Nonna, ma le aveva salite? No! Si era invece distesa sul prato accanto alle scale e si era addormentata - si era addormentata nel sogno. Non aveva mai capito perchè non avesse fatto le scale per essere confortata dalla Nonna, come aveva bisogno.
Forse non era ancora pronta a farlo.


ESSERE DIVERSI
  
Tanto tempo fa,
in una vita che non esiste più,
c'era una bambina.

La bimbetta era diversa.
Era diversa dai suoi genitori,
diversa dai suoi amici,
e diversa dal proprio Sè.
Parlava con altri che nessuno
poteva vedere nè sentire.

I genitori erano molto amorevoli
e non si sognavano di reprimerla.
Però si preoccupavano,
forse era malata
Però dava un grande contributo. 
Vicino a lei,
le mucce avevano più latte,
le galline facevano più uova,
ed il grano cresceva 
più veloce e più alto.
Tuttavia - lei non "c'entrava".

Era molto sola,
talmente sola che i suoi genitori
lo avvertivano standole vicino.

Non che lei si lamentasse.
No, in effetti lei sembrava abbastanza felice.
Però lei era in qualche modo sempre sola.

Forse voleva andarsene a CASA



OLTRE IL MURO

La bimbetta desiderava andare a Casa, 
ma non conosceva la strada.
Ricordava il panorama
ed i suoni di Casa e
ricordava i suoi meravigliosi amici.

Qui lei era sola,
in questa strana terra sterile.
Così lei desiderava vivere tutto ciò che fosse Casa  ~
Amore Vero,
Completa Accettazione,
Bellezza Divina, e
Unità Totale con tutta la vita.

Qui lei si sentiva separata.
C'erano delle alte mura che dividevano
ogni porzione di vita.
E c'era un piccolo muro intorno a lei.

All'inizio, quando arrivò in questo luogo
lei era spaventata.
Non comprendeva questa
strana gente o i loro strani modi di fare.

I fiori, gli alberi, e gli animali
non le parlavano.
E se lei cercava di parlare con loro,
gli altri ridevano.
Ecco perchè iniziò a costruire 
un muro intorno a sè.
Ogni risata ed ogni giudizio
stendevano un nuovo mattone.

Non poteva più parlare ai suoi
amici piante ed animali,
qualunque cosa facesse. 

Il muro divenne così pesante ed alto che 
lei poteva a mala pena vedere il sole
o sentire il vento
o vedere il mondo intorno a lei.

Si trovava da sola all'interno del suo muro,
da sola e spaventata.



Un giorno, quando il sole era invisibile
ed il vento non esistente,
lei decise che fosse ora
che il muro crollasse.

Anche se gli altri ridevano,
lei almeno sentiva il sole.
Anche se la condannavano,
lei poteva vedere i fiori.

Così lei iniziò.
In principio fu molto difficile.
I mattoni erano cementificati bene,
e fu necessario un grande sforzo
anche solo per toglierne uno.

Però i mattoni erano
in qualche modo collegati e
togliendone uno
gli altri si indebolirono.
Ad ogni mattone tolto,
il procedimento divenne sempre più facile.



Il muro diventava sempre più piccolo
il sole sempre più splendente
ed il vento sempre più rinfrescante.

Lei aveva dimenticato che
dopo tutto il mondo era bello.

Non si era resa conto che
per ogni persona che rideva di lei - 
c'era qualcun altro a cui lei piaceva.

Non si era resa conto che -
se ignorava il ridicolo degli altri,
poteva sentire le piante e gli animali
che avidamente rispondevano alla sua voce.

Prendendo coraggio
per iniziare ad eliminare il suo muro,
lei prese coraggio per affrontare
tutto ciò che stava oltre ad esso.

Alla fine il muro
sembrava molto piccolo.
O forse era lei che era cresciuta.

Sembrava che,
togliendo ciascun mattone,
lei era diventata più alta.

Ovviamente non ne era sicura.
Solo che sembrava fosse così.
In effetti, lei non era sicura di molte cose.
Sapeva solo che la vita era migliore.
Non sapeva quello che sarebbe successo
una volta tolti tutti i mattoni.
Ma saoeva di sicuro
che era stata la paura a costruire il muro
e solo l'AMORE

poteva eliminarlo totalmente!
   


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