martedì 22 luglio 2014

TRASMUTAZIONE DELLA VITA PARTE 2 - KUNDALINI, IL FUOCO SACRO

Postato su www.suzanneliephd.blogspot.com il 24.06.2014 (traduzione mia)



JASON CONTINUA: 
Il mio stato meditativo di trovarmi nel Corridoio Arturiano fu interrotto quando Lantern disse, "Ho preparato una colazione veloce prima di levare il campo." Sandy allora emerse dalla tenda e venne a darmi un abbraccio mattutino. Mi alzai, abbracciai Sandy e raggiungemmo in poco tempo il luogo in cui Lantern aveva preparato la nostra piccola colazione.
"Non c'è bisogno che cucini per noi," dissi io.
“Tu stai avendo un'importante conversazione con l'Arturiano e Sandy era appena rientrata dalla nave. Non volevo disturbarvi, ma oggi dobbiamo arrampicarci e voglio arrivare a destinazione prima di sera."
"Sono appena tornata dalla Nave?" chiese Sandy con un'espressione molto gioiosa in viso. "Perché non me ne ricordo?"
"Il tuo corpo fisico aveva bisogno di sonno e poi era troppo presto per il tuo sé umano ricevere le informazioni che ti sono state passate," rispose Lantern passandoci cibo e tè caldo. Sandy cercò di fargli dire altro, ma lui si rifiutò ed andò a smontare la tenda. Sandy si strinse nelle spalle e mi fece un cenno. "Pensi di essere stato lì con me?" 
"Se lo ero," dissi io, "stavo parlando con l'Arturiano. Sono uscito dalla tenda per trascrivere quello che mi stava arrivando. Te lo faccio vedere più tardi."
Sandy sembrava delusa di non poter dare subito un'occhiata, ma Lantern ci stava facendo fretta perché partissimo. Aveva ragione perché dovevamo camminare tanto ed era tutto in salita. Quando il Sole fu basso all'orizzonte, arrivammo ad una curva ed con un ultimo sforzo ci si rivelò davanti il più bel prato verde che avessimo mai visto. Io e Sandy corremmo verso il prato e ci sdraiammo sull'erba e iniziammo a rotolarci in mezzo ad essa.
Sandy disse, "E' come il prato di casa nostra." Io sorrisi e guardando dall'altra parte del prato vidi ciò che sembrava essere una casetta. "Quella è un'abitazione?" chiesi.
"Sì, è nostra. E' piena di cibo confezionato ed ha un torrente ed un piccolo stagno adiacente." Ora eravamo ancora più contenti. Ci era possibile stare in una vera casetta con un tetto ed un letto. Attraversammo velocemente il prato per arrivare sulla porta del piccolo edificio. 
"Forza, aprite," disse Lantern. "Quassù le abitazioni non sono sprangate."
"L'hai manifestata tu?" lo pungolò Sandy, e Lantern rise in risposta. "No, ma l'ho presa in affitto. Avrete bisogno di un posto confortevole per la prossima parte della missione. Non avete ancora interagito con gli elementali del fuoco e questa volta il fuoco è dentro di voi - il fuoco della vostra Kundalini."
Io e Sandy non ci rendemmo conto di quanto importante fosse questa affermazione o quando avrebbe cambiato per sempre le nostre vite. In effetti, noi avevamo solo pensato al fatto che avessimo un tavolo e due letti. Ci piaceva stare in mezzo alla natura ma eravamo anche pronti a goderci delle comodità. Portammo il letto nel lato protetto della casetta e ci stendemmo per riposarci un minuto. Ci svegliammo ore dopo e trovammo il fuoco acceso nel cammino e la stanza illuminata dalla tenue luce di una lampada a kerosene.
"Ho fame," disse Sandy recandosi verso la credenza per vedere quale cibo avessimo a disposizione. C'era una cucina da campeggio in un ballatoio vicino alla credenza, che Lantern aveva già acceso per prepararci del tè caldo.
"Sono contenta che vi siate svegliati," disse mentre ci preparava il tè. "Presto la luna sarà alta e c'è qualcosa che voglio mostrarvi."
Sandy trovò l'apriscatole con cui aprì due barattoli di minestra per tutti. Quando Sandy chiese a Lantern che tipo di minestra preferisse, ci rendemmo conto che Lantern non aveva mai mangiato con noi. Siccome era sempre lui a cucinare, per lo più, avevamo sempre assunto che lui avesse mangiato già.
"Tu non mangi cibo, giusto?" chiedemmo io e Sandy contemporaneamente.
"Non mi serve più il cibo. Sono nutrito dalle forze della luce," rispose Lantern puntando il dito verso le immensità celesti.
"Wow," fu la nostra comune risposta. Lantern sorrise e disse, "Presto voi non avrete più bisogno di mangiare." Prima che potessimo rivolgergli un miliardo di domande, lui scivolò fuori dalla porta con la scusa di controllare la posizione della Luna. Io e Sandy eravamo seduti al tavolo da campeggio a mangiare in silenzio la nostra minestra. Che stava combinando Lantern adesso?
Eravamo quasi alla fine del nostro pasto caldo quando Lantern rientrò in casa con un bel sorriso e disse, "E' ora. Prendete le giacche e venite fuori."
Prendemmo le giacche con entusiasmo ed uscimmo. "Seguitemi," disse Lantern, e noi facemmo così. La Luna piena era così luminosa da riuscire a vedere facilmente il percorso. Camminammo un poco su un sentiero che ci portò su una collinetta dove trovammo un altro prato immenso. La luna era così luminosa da permetterci di vedere ogni dettaglio nella sua luce mistica.
"E' così bello!" singhiozzò Sandy.
"Ora chiudete gli occhi per un momento ed espandete la coscienza verso una frequenza più alta," ci istruì Lantern.
Chiudemmo gli occhi e facemmo dei respiri profondi per espandere la coscienza. Sapevamo di dover tenere gli occhi chiusi. "Mantenendo questo stato di coscienza, sentite l'ambiente che vi circonda usando il corpo," ci istruì Lantern. "Facendo così, lasciate che i confini fisici della vostra forma si diffondano in tutte le direzioni.

 Meditazione con gli Elementali
“Ora, sintonizzatevi con la terra su cui siete.
Sentite come l'aura della vostra forma fisica si fonde con la terra sotto di voi.
Sentite l'odore dell'acqua nell'aria e nel vicino stagno.
Ricordate la sensazione dell'acqua sul corpo quando stavate nuotando nel lago.
Fatevi accarezzare il corpo dalla soffice brezza nell'aria.

Sentite come la terra su cui vi trovate è UNO con la vostra tuta terrestre.
Sintonizzatevi con i liquidi del vostro corpo che circolano attraverso la vostra forma.
Inspirate questa soffice aria di montagna e sentitela dentro di voi.
Sentite come l'etere che vi circonda è pieno della morbida luce lunare.
Ora, tenendo gli occhi fisici chiusi, guardate attraverso il Terzo Occhio."

Sentivo Sandy che si focalizzava sul Terzo Occhio, così come io mi stavo focalizzando sul mio. Istintivamente, mi sporsi a prenderle la mano. All'istante, la nostra coscienza si espanse in uno scoppio di luce ed il nostro Terzo Occhio si spalancò e noi vedemmo un'enorme luce nel cielo. Ci rilassammo nella sorgente di luce e vedemmo un'enome Astronave prendere forma nel nostro Terzo Occhio.
Sapevamo entrambi che non potevamo aver visto la Nave con la vista fisica ma era perfettamente chiaro che la stavamo vedendo con il Terzo Occhio. Focalizzandoci su di essa, sentivamo la sua luce multidimensionale e l'amore incondizionato fluire dentro il nostro Cuore Superiore. Lasciammo che l'amore e la luce si annidassero nel Cuore Superiore ed osservammo serenamente la luce viaggiare verso la cima delle nostre teste e raggiungere la soffice atmosfera della montagna, ed anche le profondità del nucleo del pianeta di Gaia.
Istintivamente seguimmo la luce di Gaia che ora ci era familiare. Poi seguimmo la luce di nuovo verso la superficie di Gaia. Ora che eravamo stabilmente radicati nel nucleo del pianeta, la luce che viaggiava dal nucleo planetario verso l'alto iniziò lentamente ad aumentare la sua frequenza. Quando la luce irruppe attraverso la terra e rientrò nel nostro corpo dai piedi, la sentimmo muoversi su per le gambe ed entrare nella base della nostra spina dorsale.
Quando la luce ci entrò alla base della colonna vertebrale, noi sentimmo un grande calore dentro il nostro nucleo. La luce rimase lì sospesa finché Lantern disse, "Siete pronti a far salire quella luce verso l'alto, su per la spina dorsale?" Intuitivamente noi sapevamo che la risalita di questa luce avrebbe cambiato le nostre vite per sempre. Ci stringemmo le mani più forte per darci reciproco sostegno ed annuimmo.

Sentivamo la voce di Lantern come se parlasse da dentro di noi e diceva,
Sentite gli elementali di terra del vostro corpo che sostengono la colonna vertebrale.
Inalando, pensate agli elementali dell'aria nei polmoni ed in ogni cellula del vostro corpo.
Immaginate gli elementali dell'acqua che circolano nel sangue e nei fluidi corporei.
Ora, sentite il fuoco del Nucleo di Gaia accendere il vostro fuoco interiore della Kundalini."

Io e Sandy avevamo studiato la Kundalini e avevamo fatto delle brevi esperienze durante la meditazione e lo yoga. Però queste esperienze sono state solo un assaggio di quello che stavamo per sperimentare. Ci ricordammo di focalizzarci sul radicare i piedi nelle profondità della terra. Odorammo l'aria fresca che ci entrava nelle narici ed immaginammo i fluidi del corpo che circolavano placidamente al ritmo del nostro respiro e al battito del nostro cuore. 

L'Attivazione della Kundalini
Eravamo stati preparati per questo momento e ci permettemmo di lasciarci andare, andare, andare focalizzando l'attenzione ed il respiro sulla base della spina dorsale. La luce multidimensionale entrò alla base della nostra colonna vertebrale ed attivò la nostra Kundalini ed i nostri corpi reagirono tremando senza controllo. Gradualmente ci acclimatammo a questa frequenza elevata, e la Kundalini risvegliata riuscì a fondersi completamente con il nostro nucleo.

Primo Chakra
Quando la base della nostra spina dorsale fu ricalibrata a questa frequenza estesa, la Kundalini iniziò a ondulare lentamente su e giù per la nostra colonna. Il respiro divenne più sonoro e più diretto con l'espirazione due volte più lunga dell'inspirazione. In uno scoppio di fuoco interiore il chakra della radice si svegliò in una frequenza elevata di attivazione. 

Secondo Chakra
Il fuoco interiore mantenne quello spazio per un secondo ed anche per tutta l'eternità prima di continuare il vostro viaggio verso il chakra dell'ombelico. Sentivamo la luce dietro l'ombelico che oscillava su e giù per la spina dorsale, e ci faceva calibrare e poi ricalibrare di nuovo a questa frequenza superiore della luce interiore. 
Delle vecchie immagini emozionali ci attraversavano la mente in un collage di ricordi d'infanzia, alcuni dei quali completamente rimossi. Le moltissime emozioni di queste esperienze minacciarono di abbassarci la coscienza, così ci focalizzammo SOLO sul respiro e sulle sensazioni nel nucleo della colonna vertebrale.
Ancora una volta tremavamo in modo incontrollabile finché ci venne in mente di attirare la sensazione di tremolio nel nostro nucleo arrendendosi a queste nuove sensazioni. Il tremolio interiore era quasi uno scuotere via parti di noi che non riuscivamo a tollerare questa luce superiore.

Terzo Chakra
Ci rendemmo conto di riuscire a lasciar andare meglio le vecchie resistenze arrendendoci profondamente alla nostra esperienza. Quando la luce si stabilizzò nel nostro secondo chakra, essa iniziò ad elevarsi verso il chakra del plesso solare. Oramai avevamo imparato ad abbandonare le ceneri delle nostre resistenze respirando dentro la frequenza elevata della kundalini che stava salendo.
Lentamente, ed in una maniera più controllata, la kundalini salì dal nostro ombelico, attraversò la zona dello stomaco ed entrò nei tanti organi interni del nostro chakra. Sentivamo che ogni organo si ricalibrava lentamente o velocemente a questa frequenza superiore di risonanza fisica. Arrendendoci dentro la frequenza di luce in espansione dei nostri terzi chakra, ci rendemmo conto che il concetto di mangiare il cibo sarebbe diventando sempre meno importante.

Quarto Chakra
Poiché eravamo totalmente nell'ADESSO, non avevamo pensieri né esperienze del "tempo". Lentamente e serenamente, come una brezza gentile, il fuoco della Kundalini entrò nel chakra del cuore. Il viaggio attraverso i nostri primi tre chakra fu piena di sensazioni fisiche, movimenti e il bisogno costante di lasciar andare, lasciar andare ed arrendersi.
Viceversa, la kundalini ci solleticò il cuore, "bussando" con dolcezza all'ingresso interiore del chakra del cuore. Sapevamo che sarebbe stato possibile aprire quella "porta" oppure tornare dopo esserci adattati a ciò che già era accaduto. Però io e Sandy eravamo stati ben preparati per questo ADESSO e spalancammo il portale del cuore.
Avemmo veramente la visione di una porta che si apriva verso l'interno quando accogliemmo il nostro fuoco interiore nel cuore. Sentimmo una voce interiore dirci, forse come un monito, che le nostre vite sarebbero cambiate per sempre, ma potevamo sempre rientrare nel tempo per adattarci, in caso avessimo sentito che le energie diventavano troppo difficoltose da sopportare. Non ci rendemmo conto dell'importanza di quel messaggio.

Quinto Chakra
Accogliendo la luce nel chakra del cuore sentimmo un istantaneo senso di beatitudine che ci risuonò su per la schiena ed andò nel chakra della corona. Ancora una volta fummo tentati di entrare nel tremore, ma ci ricordammo di respirare dentro queste nuove sensazioni per accettarle una ad una con un lento respiro profondo. A volte dovevamo aprire la nostra bocca per fare una sonora espirazione, in modo da rimanere focalizzati. Questa azione fu importante soprattutto quando il fuoco entrò nel chakra della gola.
Per svelare la verità nascosta in questo chakra, dovemmo fare delle profonde inspirazioni e delle lunghe e lente espirazioni per lasciar andare tutte le bugie che ci avevano detto o che noi avevamo detto durante le tante incarnazioni. Avevamo anche necessità di cantare specifici suoni e tonalità per adattarci alle nuove frequenze del fuoco interiore che fluiva attraverso le nostre corde vocali.

Sesto Chakra
Rimanemmo ad osservare mentre un raggio di luce accecante trasportava il flusso della kundalini al di sopra della nostra testa e penetrava nel chakra della fronte. Questa luce superiore ci avrebbe resi "ciechi" alle illusioni, così da poterci focalizzare sull'essere quel Maestro Asceso che vedevamo proiettato sullo schermo della nostra mente interiore. Focalizzandoci su questo schermo, sentivamo il fuoco della kundalini entrarci nella fronte e spostarsi nelle profondità del cervello. 

Settimo Chakra
Come una sposa in attesa sull'altare, attendevamo l'apertura del portale del nostra chakra della corona. Esso si aprì lentamente e noi sentimmo una corrente silenziosa di luce multidimensionale fluirci dentro la corona. L'ingresso di luce multidimensionale nella corona fece ondulare ripetutamente la kundalini su e giù per la nostra colonna vertebrale.
Con ogni ondulazione i nostri corpi si riempirono sempre più di estasi e passione per la vita. Questo flusso di luce estatica ci collegò alla informe luce dell'UNO, mentre essa entrava nel chakra della corona e si sistemava nel terzo ventricolo del cervello, il Sacro Tempio Interiore. All'interno del tempio interiore Lord Shiva si univa a Lady Shakti nel Sacro Matrimonio dello Spirito (divinità) con la Materia (umanità).

Terzo Occhio e Cuore Superiore 
Per un breve secondo, la kundalini esplose oltre la nostra spina dorsale e fece risplendere il fuoco sacro al di là della forma fisica. Questa esplosione di luce aprì completamente il nostro Terzo Occhio poi ritornò dolcemente alla nostra forma attraverso il chakra del cuore per prendere residenza permanente nella Triplice Fiamma del nostro Cuore Superiore. Poco prima di collassare al suolo, sentimmo il Cuore Superiore che si interconnetteva con il Terzo Occhio.

Ciò di cui ci accorgemmo successivamente fu che ci risvegliammo il mattino dopo nel nostro piccolo letto nella casetta. Ci sedemmo istantaneamente e dicemmo all'unisono, "Era una cosa reale o solo un sogno?"
Dall'altra parte della stanza sentimmo Lantern dire, "Che differenza c'è?"


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