venerdì 14 febbraio 2014

PROSPETTIVE PLEIADIANE - LA FUSIONE PARTE 2 - UNA VISITA ALL'ASTRONAVE MADRE

Postato su www.suzanneliephd.blogspot.com l'08.02.2014 (traduzione mia)



PARLA JASON:
Mi sono svegliato stamattina da un sogno in cui Mytria e Mytre parlavano di portare me e di Sandy sull'Astronave. Ho subito svegliato anche Sandy, che cercava di fare resistenza. Alla fine ha aperto gli occhi e si è lamentata con un tono un po' arrabbiato, "Perché mi hai svegliato? Stavo sognando che Mytria e Mytre ci volevano portare sull'Astronave."
Sandy vide l'espressione sul mio viso e disse, "Anche tu stavi sognando la stessa cosa?"
Annuii e ci abbracciammo teneramente.
"Bé, quali preparativi dobbiamo fare?" chiese Sandy, "Prepariamo la valigia?" mi stuzzicò lei.
La mia sola risposta fu, "Non lo so. Forse dovremmo alzarci, vestirci, fare colazione e meditare?"
"Non sarebbe meglio meditare adesso? Credi che i nostri corpi fisici vadano sull'Astronave?"
”Non so," riflettei. "Forse stavo perdendo tempo per prepararmi. Forse ho ancora dei dubbi."
"Io avrei dei dubbi se avessi fatto quel sogno da sola. Invece, entrambi lo abbiamo fatto. Non è strano?" rispose Sandy.
"Forse dovremmo raccontarci reciprocamente i sogni per ritornare a quel momento preciso?" chiesi.
"OK, va bene, ma ora voglio alzarmi e vestirmi. Poi possiamo raccontarci i sogni durante colazione."
"Sì," dissi io con un sorriso. "Questa cosa ci darà un po' di tempo."
Sandy sorrise mentre si avviava in bagno per fare la doccia. Rimasto a letto da solo, iniziai a ricordare qualcos'altro sul mio sogno/esperienza. Non riuscivo più a distinguere una differenza tra i sogni ed i messaggi del mio sé superiore. Iniziai a mettere in dubbio tutto il sogno, anche se Sandy ne aveva fatto uno uguale.
Perché avrei dovuto essere invitato sull'Astronave? Con quella domanda mi resi conto che la mia scarsa autostima era tornata. La sensazione di pochezza mi avrebbe perseguitato per sempre? Stavo quasi cadendo in una "festa di auto-compatimento" quando Sandy uscì dal bagno avvolta in un asciugamano dicendo, "E se avessi fatto tutto da sola? Chi sono io da pensare di essere così brava da poter essere invitata sull'Astronave?" 
Sandy vide la mia espressione in viso e disse, "Oh, tu stavi pensando la stessa cosa, scommetto!"
Entrambi ridemmo e Sandy risaltò a letto. Le tolsi via l'asciugamano umido dicendole, "Facciamo colazione più tardi." 
Ci svegliammo molto più tardi, ma c'era qualcosa di veramente strano. La nostra camera sembrava essere la cabina di una nave. OH! Eravamo sulla nave?
Mi girai verso Sandy che con voce scioccata chiese, "Ci hanno portato qui nudi?"
Tipico di una donna, pensai. "Credo che ci troviamo sull'Astronave ora. Ti preoccupi veramente di essere nuda?"
Credo che lei si preoccupasse veramente perché la sua risposta fu, "Hey, guarda là. Quelle uniformi saranno per noi?"
E proprio in fondo alla piccola cabina c'erano due uniformi, una grande ed una piccola.
"Ma non ho biancheria intima," disse Sandy.
"Tipico di una donna," dissi io toccandole i capelli. "I tuoi capelli sono ancora umidi. Devo averci portato non appena ci siamo addormentati" dissi io con un mezzo sorriso.
Oh," disse Sandy con gli occhi sgranati, "Ci stavano guardando?"
"Hmm," dissi prendendo le uniformi. Ovviamente ci stavano a pennello, sembravano in effetti modellarci il corpo.
“Wow,” esclamò Sandy, “è veramente comoda. Credi che potremo portarcele dietro al ritorno?"
"Ma certo," dissi. "Possiamo indossarle per andare in banca e a fare la spesa. A proposito di spesa, io sono veramente affamato. Credi che si possa mangiare sull'Astronave?"
"Tipico di un uomo," mi stuzzicò Sandy. "Pensi sempre a mangiare."
Sentimmo poi il suono di un campanello ed entrambi saltammo. Sandy si precipitò verso quello che sembrava essere uno specchio e scoprì qualcosa che somigliava ad una spazzola per sistemarsi i capelli. Io mi ravvivai i capelli e chiesi, "C'è qualcuno?"
"Sì", era la voce familiare di Mytre. Corsi alla porta che non aveva maniglia e dissi, "Mytre, sei tu? Come si apre la porta?"
La porta si aprì e Mytre e Mytria si trovavano lì, i visi sorridenti. Sentii Sandy boccheggiare dietro di me. Allora Mytria si diresse verso di lei dicendo, "Buongiorno cara. Ti dispiace mostrarmi come si usa questa spazzola?"
Sandy riuscì solo a scuotere la testa per dire sì, cercando di non avere un'espressione troppo scioccata.
Mytria disse teneramente, "Deve essere una bella sorpresa risvegliarsi su un'Astronave."
"Sì," disse Sandy, ritrovando infine la voce.
Mytria ci parlava ad entrambi dicendo, "Era necessario trovare un momento in cui foste entrambi rilassati e felici per portarvi qui. Quindi abbiamo scelto l'attimo in cui vi eravate appena addormentati. Così il vostro corpo avrebbe potuto rimanere addormentato, adattandosi a questa frequenza della realtà."
"Però prima," continuò Mytre, "vi portiamo alla mensa per farvi mangiare. Potete conoscere alcuni dei nostri amici che non vedono l'ora di darvi il benvenuto."
Sandy si toccò subito i capelli mentre Mytre sussurrava, "Mytria si spazzola ancora i capelli, anche se riesce a sistemarseli bene usando la mente."
Io annuii - era come parlare con un vecchio amico d'università che non vedevo da molto ma che ancora conoscevo bene. Com'era possibile?
Mytre mi appoggiò la mano sulla spalla e disse, "Ricordati che siamo una SOLA persona."
L'avventura alla mensa fu molto interessante. Non solo vedemmo esseri di ogni taglia, forma e colore, ma anche cibi provenienti da tanti mondi diversi. Guardando "all'interessantissimo" cibo nella caffetteria, Mytre si sussurrò all'orecchio,
"Nessuno qui ha veramente bisogno di mangiare, perché l'aria della nave ci dà tutte le sostanze nutritive di cui abbiamo bisogno. Però ci piace l'intimità di mangiare e ridere insieme a tavola. Quindi, noi veniamo qui principalmente per vedere gli amici e divertirci insieme."
"Voi vi divertite sull'Astronave Madre?" chiesi io.
"Ovviamente," rispose Mytre. "A prescindere dalla frequenza di risonanza, ci piace comunque stare con gli amici e la famiglia."
Riflettei sulla risposta, fingendo di mangiare quel "cibo". In ogni caso c'era una sorta di cosa viola con un buonissimo sapore che sembrava soddisfare la mia fame. Vedevo che Sandy era anche troppo agitata per mangiare, perché continuava a giocherellare con il cibo nel piatto.
Fu un momento meraviglioso di incontro e conversazione con esseri da tanti pianeti e culture diverse. Ad un dato momento, proprio mentre cominciavamo a sentirci stanchi, Mytre disse, "E' ora che i nostri ospiti vadano nella sala olografica." Tutti annuirono e noi salutammo i nuovi amici, mentre Mytre e Mytria ci conducevano fuori dalla mensa.
A quel punto Mytria parlò, "Non sappiamo per quanto la vostra coscienza riesce a rimanere in questo stato. Perciò, anziché andare a piedi, io e Mytre vi irradieremo alla sala."
"Sì," disse Mytre, "Vi faremo fare un giro un'altra volta. Per ora c'è un importante messaggio da parte dell'Arturiano per voi."
"Dall'Arturiano," sussurrammo io e Sandy con gli occhi spalancati.
Guardammo Mytre e Mytria fondersi in una sola persona, poi ci ritrovammo fuori dalla sala olografica in un lampo di luce. Ci aspettavamo di vedere lo sfondo di montagne, cascate e della bellissima valle di cui Mytre ci aveva raccontato. Ci ricordavamo di quella visione come se l'avessimo vissuta noi. Ma Mytria non era mai stata nella sala olografica e noi credevamo che Mytria fosse il sé superiore di Sandy. 
Ma se Mytria e Mytre avevano gli stessi ricordi, ciò valeva anche per me e Sandy? Leggendomi la mente, Sandy chiese, "Credi che io e te ci fonderemo come Mytre e Mytria?"
Sorrisi e la circondai con le braccia entrando nel programma olografico e non riuscivamo a vedere nulla perché eravamo circondati da una nebbia densa.
"Penso che questo sia il modo in cui Mytrian ha visto la Nuova Terra la prima volta. Aspetta, come faccio a saperlo?" rimarcò Sandy.
"Chi è Mytrian?" chiesi io 
"E' un bene essere qui insieme perché tu ti stai ricordando delle cose che io non riesco a ricordare ed io ricordo cose che tu non riesci a ricordare," disse Sandy sorridendo.
"Sì, siamo una grande squadra. Ora mi ricordo di Mytrian, come ho potuto dimenticarmene. E' la nostra Super-Anima e lui/lei si trova nella nostra Super-Anima di settima dimensione."
"No" disse Mytrian, "Ora siamo qui con voi."
"Anche noi ci siamo," disse l'Arturiano. 
Fummo così presi dalla presenza della nostra Super-Anima e dell'Arturiano che la nostra coscienza quasi stava per riversarsi al di fuori di questa esperienza. Per fortuna io e Sandy ci stringemmo instintivamente le mani per radicare l'energia in questa sorprendente avventura. Tuttavia sembrò non essere abbastanza, perché vacillavamo dentro e fuori dal programma olografico. Così l'Arturiano arrivò e ci toccò entrambi nel Terzo Occhio. Lentamente, iniziammo a stabilizzarci e a sistemarci dentro la frequenza di questa esperienza. 
"Ora," disse l'Arturiano, "Dovrete elevare la coscienza ancora di più per percepire questa realtà."
Non eravamo sicuri di ciò che volesse dire l'Arturiano, ma ci rendevamo conto che la nostra esperienza nella sala olografica piena di nebbia stava vacillando. Mytrian arrivò fluttuando verso di noi e toccò le nostre mani unite. Esse caddero lungo i fianchi ed esso si pose in mezzo a noi.
Poi Mytrian ci prese per mano e noi tre ci unimmo INSIEME. Ci tornarono in mente ricordi di tante vite in diversi posti e dimensioni che iniziavamo a poter comprendere. Vivemmo la paura della Guerra Galattica tra il mondo del Potere Interiore e quello del Potere Esteriore. 
Ci ricordammo di essere stati tra i ranghi dei Pleiadiani, dei Siriani, del popolo di Antares e persino tra gli aggressivi Draconiani. Sperimentammo noi stessi come un unico essere androgino, maschio, femmina, umanoide, rettiliano, cetaceo, aracnoide ed insettoide. Come avevamo potuto essere così tante specie diverse tra loro?
In risposta al mio pensiero, Mytrian disse, "Abbiamo portato tante vite all'interno del campo d'azione senza tempo dell'ADESSO. Comprendiamo il vostro shock, perché anche noi eravamo sconcertati la prima volta che siamo entrati nella Super-Anima. Siamo stati sommersi da tantissimi ricordi, molti di più di quelli che vi daremo in questo ADESSO. Dovrete attivare la mente multidimensionale ed integrarla nella mentalità di terza dimensione, prima di poter comprendere pienamente ciò che state vivendo."
"Sì", disse Sandy, "Riesco a percepire la nostra confusione provocata dall'attaccamento alle nostre espressioni individuali della timeline terrestre da cui proveniamo."
Ero veramente sorpreso di vedere la facilità con cui Sandy aveva compreso la situazione e mi resi conto di non averle dato un adeguato riconoscimento per la grande saggezza dimostrata nel nostro ménage quotidiano. Mi ero tanto concentrato sulla mia esperienza di canalizzare Mytre, mentre lei mi faceva da "segretaria", ed ero così diventato arrogante, e non l'avevo seriamente presa in considerazione.
"E' vero," di nuovo Mytrian rispondeva ai miei pensieri. "Abbiamo constatato che molte tra le nostre espressioni maschili sono cadute nell'abituale superiorità maschile quando vivono nelle dimensioni inferiori.
"Non siamo ancora sicuri di come siamo arrivati alla Super-Anima, se non che sentivamo il desiderio di andare a 'CASA'. Poiché noi siamo la vostra Super-Anima, come anche di Mytre e Mytria e dell'Arturiano, CASA nostra è la Super-Anima di settima dimensione.
"Ovviamente anche l'Arturiano risuona alle dimensioni superiori dall'ottava alla decima dimensione, perché è asceso oltre la frequenza della Super-Anima. Noi, cioè il nostro SE' Mytrian, siamo stati portati a sperimentare l'individualità quando siamo diventati i rappresentanti della Nuova Terra."
"Sì, sì," disse Sandy in tono entusiastico, "Mi ricordo che voi/noi eravamo così confusi quando la Nuova Terra aveva lo stesso aspetto che ha in questa sala olografica."
"Me ne ricordo anch'io," aggiunsi io. "Voi/noi stavamo inseguendo la bimba Gaia che vi/ci portò ad un allegro inseguimento fino al nucleo del pianeta."
"E poi avete/abbiamo incontrato i Lemuriani," aggiunse Sandy.
"Ma poi," disse Mytrian, "Noi, Mytrian, abbiamo risentito del processo e siamo stati portati alla Nave Madre. Eravamo molto confusi allora, perché non avevamo memoria della nostra natura di Super-Anima di settima dimensione. Ora abbiamo completamente ripreso il collegamento con il SE' Super-Anima e ci siamo uniti a voi per aiutarvi ad attivare la mente multidimensionale."
A quel punto avvenne la cosa più insolita che lasciò sbigottiti me e Sandy. L'Arturiano si avvicinò a me, a Sandy e Mytrian e ci fuse tutti in UNO. Istantaneamente io e Sandy fummo immensamente diversi. Da una parte, Mytre e Mytrian si unirono alla nostra coscienza, come anche quegli esseri meravigliosi che sentivamo ed apparivano come lampi di luce. Istintivamente sapevamo che erano quelli di sesta dimensione.
Per tutta l'infinità, ed anche per un secondo di tempo di terza dimensione, noi fluimmo dentro un territorio di totale unità, assoluta saggezza, potere interiore ed amore incondizionato. Dentro sentimmo Mytre/Mytria dire, "Sapevamo che era ora che vi fondeste, ma non avevamo idea che sarebbe stato così profondo."
Contemporaneamente sentimmo Mytrian dire, "ADESSO potete attivare la vostra mente multidimensionale." 


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