martedì 7 maggio 2013

L'ALLEANZA GALATTICO/TERRESTRE - IL GRUPPO DI ATTERRAGGIO RICORDA - PARTE 4

Postato il 05.05.2013 su www.suzanneliephd.blogspot.com - traduzione mia




Una mattina sulla Terra
PARLA LA PERSONA CONTATTATA:
Ultimamente non mi sento me stessa. Non che me ne lamenti, perché mi sta proprio piacendo sentirmi in questo modo. Però c'è uno strano senso di confusione interiore, per il quale io so di essere me, ma sento anche di essere più di ciò che sono. Credo che i sogni stiano iniziando a modificare la percezione di me stessa. Infatti ciò che chiamo me stessa sta iniziando a diventare un SE' che va oltre ciò che ho sempre pensato di essere.
E' un po' che non sogno di essere sulla Nave ma sto sognando delle strane situazioni in cui sono una specie di Sacerdotessa. Vivo in mezzo alla Natura in una grande area, che qui assomiglia ad un deserto. Dicendo "qui" intendo che non penso che questo luogo sia sulla Terra. In effetti, se posso andare su un'Astronave di notte, perché non potrei andare su un altro pianeta? Su questo pianeta, quello del mio sogno, ho un corpo diverso. Sono molto alta e magra, la mia pelle è molto chiara e i capelli biondi e lunghi.
Non posso vedermi gli occhi, ma sento di essere la persona che sognato l'altra notte. Sembro somigliarle, solo che ora non la sto guardando. In questo sogno IO SONO lei. Almeno, lo ero nel sogno. Devo dire che vorrei essere sempre lei. Solo che lei/io ho ancora quella traccia di tristezza, come se mancasse qualcosa. Poi, Lei/io ho un senso di urgenza, come se stesse per succedere qualcosa, e c'è qualcosa che dovrei fare.
Nel sogno sembrava che io sapessi cosa fosse quel "qualcosa" ma non sono riuscita a mandare avanti quella parte del sogno. Sembra che quando sogno, riesco a ricordarmi le immagini emotive, ma i dettagli di ciò che sta intorno si perdono quando mi sveglio. Mi chiedo se facendomi ipnotizzare potrei ricordare. Però dovrebbe essere una persona con la mente molto aperta quella che mi aiuta, altrimenti credo che la farei impazzire. O ancora peggio, potrebbe pensare che la pazza sono io.
No, è necessario che tenga tutto questo per me, per il mio sé personale, Penso di non poterne parlare neanche sul mio Blog. Non mi farebbe bene sentirmi dire che sono pazza, perché questo è ciò che sospetto/temo, ma sono così stanca di far guidare la mia vita dalla paura. Dove mi ha portato del resto? Quella gente che avevo paura mi giudicasse, non mi notava neanche, quindi figuriamoci se mi giudicava.
Mi chiedo se mi sia possibile parlare con la persona che ho visto nel sogno e che ho fatto l'esperienza di essere. Però non so proprio come poterlo fare. Almeno ora, credo di non poterle parlare. Forse se mi convinco di poterle parlare, potrei trovare un modo per comunicare. Ma posso convincermi di qualcosa in cui non credo?
 
Quella Notte sulla Terra
PARLA MYTRIA:
Vedo che il mio contatto è molto vicino a trovare un modo per comunicare con me. Però non sono sicura di poter colmare questa distanza. Credo che tornerò sulla Nave per un po', così mi posso consultare con l'Arturiano. Oh sì, così vedo anche Mytre. Mi manca moltissimo. Quando siamo così lontani, mi sento di essere a metà. Pensavo che anche bilocandomi, sarei stata più in contatto con la mia realtà sulla Nave.
Però quel mondo sembra allontanarsi ogni giorno, direi ogni minuto. Non ho permesso che quel pensiero mi entrasse in testa perché mi porta una risonanza di paura. E se io fossi uno di quelli che sono rimasti intrappolati nel corpo fisico? So di essere entrata troppo in profondità nella coscienza del mio Contatto rispetto a quello che avrei dovuto, ma in caso contrario non avrei ottenuto la sua attenzione.
Ora ho la sua attenzione perché lei sta sognando la mia/nostra vita ed esprime il desiderio di comunicare con me. Dall'altro lato, sento di essere troppo coinvolta. Proprio ora, mentre lei dorme, riesco a ricordarmi il mio vero SE', ma sempre più spesso si sento persa nella sua vita quotidiana. Guardando nella profondità di questo scenario, mi rendo conto che di solito mi perdo quando lei è concentrata nelle sue attività quotidiane di terza dimensione.
La densità di quel mondo crea una grande assuefazione. C'è molta paura nella vita terrestre. Provo sempre più rispetto per l'onere che grava sugli umani che abitano la Timeline della Terra 2013. Da una parte, molti degli umani più evoluti stavano aspettando un nuovo inizio. Ciò che invece stanno sperimentando è la fine prolungata di una realtà piena di paura e delusioni.
Sono molto orgogliosa di come tanti umani hanno trovato un modo di adattarsi alla propria delusione e non se ne fanno distrarre troppo. Credo che siano abituati a NON ottenere ciò che vogliono. Vorrei trovare un modo per dir loro che la Nuova Terra è iniziata. Però uscire dalla vecchia Terra è molto più difficile di quello che tutti noi pensavamo.
Ci sono ancora tanti umani profondamente addormentati, inconsapevoli della luce superiore o del proprio SE' Superiore. Ora capisco perché gli umani hanno dovuto imparare a essere pazienti. Noi Pleiadiani possiamo a entrare istantaneamente nella manifestazione da un tempo immemorabile, al di là del computo terrestre degli anni. Ora mi rendo conto perché io e Mytre abbiamo dovuto sperimentare l'ascensione del nostro Mondo prima di essere incaricati di questa missione. Dovevamo ricordare la sensazione di essere legati al tempo, al limite e alla paura.
Però non mi ricordo di aver sperimentato la piena ascensione Pleiadiana. La mia mente si sta sempre più annebbiando, mano a mano che passo più tempo in questa forma terrestre. Sì, "tempo", pensavo di averlo superato. Devo dire di aver conquistato una buona dose di umiltà grazie a questa missione. Ma aspetta Almon, mi sono appena resa conto di come la mia coscienza lo abbia abbandonato nell'ADESSO, mentre cadeva dalla cima del Tempio Viola, dentro il Fuoco Viola.
La mia amica umana dorme ancora, quindi credo di poter espandere la coscienza quel che basta per tornare al momento della costruzione del Tempio Viola. Potrò osare bilocarmi nell'ascensione Pleiadiana mantenendo il posto in questa forma, indossando un corpo terrestre e dentro un flusso di coscienza che ci collega tutti?
So che gli Arturiani e molti Pleiadiani evoluti riescono a sperimentare moltissime realtà alla volta. Sì, ho solo bisogno di ricordare di essere un vortice di luce, come quando ero con Mytre e l'Arturiano. Con quel pensiero, espando la coscienza per abbracciare sia la mia forma sulla Nave che la mia coscienza all'interno dell'umana e il mio Adesso del SE', mentre, contemporaneamente espando l'attenzione ai bisogni del mio caro Almon sul nostro pianeta Pleiadiano.
Troppo tardi, mi rendo conto di aver dimenticato di invocare il mio SE' di sesta dimensione per creare una matrice stabile sulla quale far viaggiare la coscienza. Peggio ancora, non mi sono radicata bene in alcuna di queste realtà. Riesco a sentire che mi sto staccando dall'umana ma non sono entrata nella mia forma sulla Nave o nella mia realtà nel punto dell'ascensione Pleiadiana.
 
Sulla Nave
PARLA MYTRE:
Ho cercato di arginare la paura e di sostituirla con l'amore incondizionato mentre chiamavo l'Arturiano, che ovviamente è arrivato prima che completassi la chiamata.
"I segni vitali di Mytria sono molto bassi ora," gli ho detto disperato. "Con grande compassione, ha deciso di bilocarsi indietro nel tempo nel Tempio Viola. Temo che sia troppo per lei."
"Hai ragione", rispose l'Arturiano. "Mytria si è espansa troppo. E' necessario che tu l'aiuti."
"No," ho gridato in preda al dubbio sul mio stesso potere, "C'è troppo in gioco. La devi aiutare tu."
"Nessun altro può aiutarla meglio di te," l'Arturiano stava usando la voce per calmarmi. "Vi aiuteremo entrambi all'interno dell'ADESSO."
"Ma a quale espressione del suo SE' mi devo rivolgere? Si è espansa così tanto da diventare troppo sottile. So che lo ha fatto per il suo grande amore per tutta la vita, ma sapere questo non aiuta né me né lei."
Ma l'Arturiano si era allontanato dalla mia coscienza. Per aiutare Mytria mi sarei dovuto calmare e spostarmi nella coscienza di sesta dimensione, ed anche indossare una tuta terrestre. Poiché Mytria si era dimenticata di creare una matrice di sesta dimensione su cui viaggiare e non si era adeguatamente radicata nella tuta terrestre che stava indossando, avrei dovuto prendere io quelle precauzioni al suo posto.
La lunga permanenza di Mytria in una tuta terrestre ha abbassato il suo stato di coscienza. Quindi si è dimenticata di espandere la consapevolezza della coscienza dalla risonanza più bassa alla matrice di sesta dimensione del suo Essere di Luce. La mia presenza in entrambe le frequenze della sua realtà la aiuterà a ricordare ciò che ha dimenticato. E poi questo è l'unico modo in cui posso collegarmi a tutte le sue espressioni contemporaneamente. 
Però anche io mi bilocherò nelle realtà multiple. Entrerò nel mio cubicolo di meditazione sulla Nave per mantenere un collegamento tra tutte queste realtà, spostandomi nella mia matrice di sesta dimensione, bilocandomi nella nostra Timeline Pleiadiana al momento della costruzione del Tempio Viola e poi biloncandomi dentro la tuta terrestre dell'uomo con cui ho già comunicato.
 
Il Mattino Dopo sulla Terra
PARLA IL CONTATTO UMANO:
WOW, questo è stato la madre di tutti i sogni. Mi sono trovata contemporaneamente in così tanti luoghi diversi da non essere sicura di chi fossi. Il sogno era bellissimo, ma ora che sono sveglia da un po', ho un terribile senso di destino che incombe. Oh NO! Pensavo di averlo superato. Come ho potuto ricadere nel vecchio atteggiamento di farmi assorbire dalle mie sciocche dinamiche personali.
Però queste non mi sembravano le mie sciocche dinamiche personali. La donna che ero in quel luogo deserto era anche sulla Nave. Ma non mi ricordo di averla mai vista. Poi lei stava salvando qualcuno nel deserto e si trovava pure sulla Terra. Aveva una forma terrestre ma non so chi fosse.
Poi c'era un uomo, sì, era il biondo alto con gli occhi azzurri. E' tornato nei miei sogni dopo tanto tempo che non compariva più. Però non era preoccupato per me, credo che lo fosse per la Sacerdotessa del deserto. In effetti era molto preoccupato, lo era talmente che mi sono spaventata.
In realtà non mi sento solo spaventata, mi sento vuota, molto, molto vuota. E' come se avessi perso qualcosa o qualcuno. Non sono sicura di ciò che ho perso, ma so per certo che lo rivoglio. Però come posso riavere qualcosa che non so neanche cosa sia?

 
 

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